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La teoria della dentiera equivalente. Perchè la libera scelta del presidio non è trattabile.

L'articolo del 7 dicembre 2023 del presidente FAIS

Sempre più spesso ci troviamo a dover spiegare l’importanza della scelta dei presidi per stomia e incontinenza ad un vasto pubblico che va dal decisore istituzionale al “semplice” cittadino. In effetti per chi vive la condizione sembra acquisito che non tutti i presidi sono uguali, ma soprattutto che è necessario un attento percorso con il clinico o il terapista per trovare quello che meglio si adatta alle proprie esigenze.

Molti l’hanno capito, ma evidentemente non tutti; i decisori, o meglio quelli chiamati spesso a scegliere nelle Regioni le modalità di acquisto dei presidi più idonee e confacenti ai bisogni delle persone, spesso non “sentono”, o capiscono fino in fondo, la responsabilità di questa scelta.

Data la premessa forse è il caso di proporre una spiegazione più efficace che renda più fruibile alcuni concetti basilari. Ragioniamo in parallelo, prendiamo, per esempio, la dentiera. Nessuna di queste è uguale a sé stessa, viene realizzata su reali esigenze della persona, si modella e affina finché non si arriva a quella che più di altre può aiutare la persona ad elevare la qualità di vita. È un dato assunto che se vorremo acquistare una dentiera standard sul mercato difficilmente si adatterà all’anatomia della persona. La dentiera risponde a parametri come l’adeguatezza, la sensibilità dei tessuti, l’ergonomia, e non ultima la qualità, che rendono ognuno di noi unici. Come per i presidi per stomia e incontinenza, se la dentiera non dovesse tenere bene si potrebbe utilizzare una pasta modellabile e se la persona dovesse modificare, per qualsiasi motivo, nel corso del tempo la sua morfologia, la dentiera dovrà essere adeguata alla nuova condizione. Se la dentiera, poi, non dovesse essere adeguata, la persona potrebbe andar incontro a infezioni, arrossamenti, o altro di ben più serio. La scelta di presidio sbagliato ha quindi effetti negativi sulla persona. Il concetto di equivalenza, in questo caso, non è applicabile.

Finché si continuerà a sostenere che "bene o male un presidio buono per la persona lo troviamo", finchè il prezzo più basso sarà il criterio di scelta, e non si stabilisce invece che la scelta è funzione di parametri diversi, dove l'appropriatezza e la libera scelta sono basilari, non si faranno gli interessi delle persone, gli stessi che tutti dicono di sostenere, ma pochi nella realtà lo fanno.

Infine, va anche ricordato che la sostanziale differenza tra una dentiera e una sacca per stomia, come per un catetere o un pannolone, è però che volendo ad una dentiera si può anche rinunciare e continuare a vivere più o meno normalmente, senza presidio questo non è possibile.

E non pare essere cosa da poco...

Pier Raffaele Spena, presidente FAIS odv

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